Lo jeté è uno dei passi più noti nella danza classica. Il nome, corrispondente del francese “lanciare”, descrive il movimento che il corpo compie nell’esecuzione del passo stesso. In questo salto infatti il danzatore sposta il proprio peso corporeo da un piede sull’altro.

Come altri passi di danza, lo jeté richiede l’attenzione a molti dettagli che ne garantiscono una buona riuscita.

Un buon salto è sicuramente aiutato da una buona partenza. È infatti la spinta dei piedi sul suolo a permettere un maggior slancio. Per questo prima di partire è necessario fare un demi-plié.

Mentre si è ancora in demi-plié la gamba che inizia il passo (e che darà la direzione del salto) è liberata dal peso del corpo.

Una forte spinta permetterà di saltare in alto mantenendo per un istante il corpo in elevazione. 

Il salto può terminare in vari modi, ma sempre su una gamba e in demi-plié per attutire il salto.

Durante tutta l’esecuzione è fondamentale inoltre avere rigidità nel core. Questo permetterà una maggiore stabilità e di “alleggerire” il peso rendendo il corpo meno gravoso e il salto più elevato.

Nello jeté, come in molti passi di danza, è fondamentale la forza esplosiva, ossia la capacità da parte del muscolo di esprimere la maggior forza nel minor tempo possibile.

Esecuzione jeté  

Esistono diverse varianti dello jeté.
Una delle più note è sicuramente il grand jeté. In questa variante una gamba viene lanciata in avanti tesa, l’altra è invece in Arabesque in modo da compiere in aria una spaccata.
In questo video vengono evidenziati i muscoli coinvolti nel movimento e sono presentati diversi esercizi per la mobilità degli arti inferiori.

    Esecuzione grand jeté nelle variazione  

Antonella Manili