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Luglio del Benessere

Giugno 19, 2024

Come tenersi in forma durante l’estate in modo dinamico e divertente?

Abbiamo la soluzione che fa per te!

Sono aperte le iscrizioni per il Luglio del Benessere!

Tante formule per tutte le esigenze: scegli le singole lezioni che più ti interessano o scegli di frequentare l’intero mese!

Lezioni di:

-PILATES
-GYROKINESIS®
-GYROTONIC®
-GINNASTICA DOLCE

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🚗 Via del Brennero 60, Fonte Nuova (Tor Lupara)

 

 

“Se le parole fossero adeguate a descrivere appieno ciò che la danza può fare, non ci sarebbe motivo per tutto il potente sforzo muscolare, il disagio, il sudore e gli splendori di quell’arte”.

Cit. Limòn

 

Tra i grandi pionieri della danza moderna, un importante ruolo lo ricopre José Limòn, danzatore e coreografo messicano (Culiacán 1908 – Flemington, New Jersey, 1972), cui va il merito di aver ideato un’innovativa tecnica di danza.

Dopo aver studiato nella scuola di Humphrey e Weidman, dove fu grande interprete della compagnia, ne fondò una propria: la Limòn Dance Company, sotto la guida della sua insegnante, Doris Humphrey, che lo seguì e indirizzò durante tutto il suo percorso artistico da coreografo.

Le creazioni di Limòn ebbero grande successo in tutto il mondo, apprezzate per l’innovazione della tecnica e per le tematiche contemporanee che affrontavano.

La tecnica Humphrey-Limon, così definita per l’importante impronta data da Humphrey all’arte di Limòn, fonda i propri principi sull’esplorazione della forza di gravità e su come il corpo reagisce ad essa.

Uno dei principali principi è quello del fall and recovery (caduta e recupero), secondo cui un corpo, sottratto attraverso il movimento a un equilibrio inziale, lo recupera attraverso la caduta. Il movimento, inteso come contrapposizione tra questi due elementi, è oscillatorio.

Altro principio fondamentale è quello del balance and unbalance, ossia della sospensione intesa come perdita di controllo che permette a un corpo di abbandonarsi, assecondare la forza di gravità, cadere e, attraverso il movimento, ritrovare l’equilibrio.

Nel corpo ogni muscolo, ogni singola parte, può muoversi in modo indipendente dall’altra, creando una coreografia dove è il respiro, vero fulcro di questa nuova tecnica, a dettare i ritmi musicali.

 

Nella nostra scuola di danza, tra le varie tecniche studiate di danza moderna, c’è anche quella di Limòn. Se sei interessato alla danza moderna e vuoi studiarla non esitare a contattarci!

 

Elisabeth Cinti

 

Sitografia:

Limòn Josè, Enciclopedia Treccani, https://www.treccani.it/enciclopedia/jose-limon/

De Stefano Michela, José Limòn: Biografia, Dance Company e Tecnica, https://www.danza-contemporanea.it/storia/jose-limon/

 

 

La danza moderna ha origine nel XX secolo come segno di protesta nei confronti della tradizione accademica. Alla base delle nuove forme di espressione un fervido desiderio di liberazione dagli schemi tradizionali della danza classica e la volontà di cercare innovative modalità di comunicazione in grado di scardinare la danza dalla rigida impostazione che le era propria.

Una pioniera della grande rivoluzione che si stava mettendo in atto fu Isadora Duncan (1877-1927).

Artista anticonformista e geniale fu una delle prime ballerine a ribellarsi all’estetica accademica, danzando a piedi nudi e in tuniche leggere, liberando, così, il corpo da ogni costrizione e artificio. Duncan realizzava una danza spontanea e fluida, chiara espressione del linguaggio della natura e rappresentazione dell’interiorità, più che di regole accademiche. Al centro il ruolo della respirazione e la ricerca dell’energia interiore, vera fonte di vitalità.

A portare a compimento questa rivoluzione fu senza dubbio la danzatrice americana Martha Graham (1894-1991).

Principale obiettivo del suo nuovo modo di intendere la danza era la comunicazione; la danza doveva tornare alla sua vera essenza, quella di comunicare l’esperienza attraverso i mezzi dell’azione e percepiti dall’azione.

Punto chiave del suo metodo è la respirazione, il cui controllo dipende dal bacino, e dalla quale prendono origine una serie di movimenti.

L’esercizio della respirazione si realizza attraverso la tecnica del contraction-release, volta a opporre parti diverse del corpo per creare una spirale.

Il ciclo contrazione-rilascio si articola in due fasi:

-nella prima i muscoli pelvici profondi e quelli addominali si contraggono, in modo che il corpo assuma una forma curva e possa usare questa forma per ruotare e cambiare direzione

-nella seconda vi è il rilascio, l’energia generata dalla contrazione viene rilasciata e si diffonde in verticale verso l’alto.

Altro aspetto che caratterizza questo nuovo metodo sono le cadute, conseguenza del lavoro con il suolo e dell’esplorazione della gravità e dei pesi. Le cadute venivano realizzate in diverse direzioni, e usate per creare effetti drammatici e spiccatamente coreografici.

La danza, dunque, attraverso questo nuovo metodo si orienta verso la ricerca di una nuova forma di espressività, volta alla comunicazione della propria individualità e all’espressione di sé stessi.

Elisabeth Cinti

 

 

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Buon Natale da Danza Più!

Dicembre 24, 2022

La scuola Danza Più e lo studio Pilates e GYROTONIC® Danza Più augurano un sereno Natale ai soci, agli allievi e alle loro famiglie!

 

Esibizioni di Natale

Dicembre 20, 2022

Settimana di esibizioni natalizie!

I nostri allievi si esibiscono per le loro famiglie per festeggiare insieme l’arrivo del Natale!

Un piccolo regalo da parte degli allievi e nostro per le famiglie, gli amici e tutti coloro che ci seguono e hanno intrapreso questo percorso con noi per dirvi:

GRAZIE DI TUTTO!

 

Come in ogni forma di attività fisica intensa, anche nella danza il corpo può essere soggetto a infortuni di diverso tipo. In questo articolo proveremo a individuare le diverse tipologie di infortuni e i modi per prevenirli. Come ogni disciplina, se praticata con criterio e consapevolezza, la danza non comporta danni alla nostra salute. L’infortunio spesso si presenta quando si sta sbagliando qualcosa.

Premesso che praticare danza a livello amatoriale o professionistico può essere ricollegato a diverse forme di infortunio, se nel primo caso generalmente non ci sono patologie particolari (eccezion fatta per gli infortuni legati ad una tecnica errata, cadute o eventi accidentali) nel secondo caso, invece, l’eccessiva mole di lavoro può portare a infortuni legati ad affaticamento muscolare da sovraccarico che possono, di conseguenza, condizionare negativamente la tecnica e il movimento del danzatore. Infatti, il sovrallenamento porta in molti casi ad un calo della performance, a mancanza di energia e di concentrazione.

 

Generalmente, nella danza le parti del corpo più soggette a infortuni sono:

Ginocchia e caviglie: salti, giri, cambi di direzione, il tutto magari in punta e in velocità, se si è stanchi o si perde il focus possono causare piccoli dolori, distorsioni o, in casi più gravi, lesioni.
Articolazione coxofemorale: in questo caso i fastidi percepiti sono dovuti soprattutto a movimenti in en-dehors (extrarotazione).
Piede: l’uso frequente e costante delle scarpette da punta può portare a calli, vesciche, duroni o traumi alle unghie. Si può verificare il problema dell’alluce valgo a causa di stress eccessivo o tecnica errata, o di fascite plantare.
Colonna vertebrale: i fastidi più rilevati sono quelli a livello lombare. Possono essere causati dalla posizione assunta mentre si danza, dalla sollecitazione eccessiva dei paravertebrali o dai contraccolpi dovuti dai salti. Fastidi possono verificarsi a anche a livello cervicale, sempre a causa dell’impostazione rigida del busto.
In sostanza, la flessibilità richiesta, la ripetizione elevata dello stesso esercizio, la postura tecnica ecc. possono portare a piccoli dolori alle articolazioni più sollecitate.
A questi possono aggiungersi traumi di tipo muscolare (contratture, stiramenti, strappi), mentre sono rare le fratture da stress.
È necessario sottolineare che l’insieme di questi problemi abbia probabilità di verificarsi soprattutto quando non si pone attenzione ad alcuni aspetti che ora analizzeremo.

Come possiamo evitare infortuni?

1) Ambiente adatto: è importante praticare la danza solo in scuole che dispongono di sale idonee e attrezzate allo scopo. In un nostro articolo, ad esempio, abbiamo affrontato l’importanza del pavimento in una sala di danza.
2) Riscaldamento e stretching: è consigliato e dimostrato dalla scienza come sia efficace dedicare del tempo per preparare il corpo al movimento sia prima della lezione di danza (riscaldamento e mobilità) sia dopo (stretching).
3) Tecnica corretta: la tecnica è la base della danza. La giusta postura e posizionamento del corpo sono funzionali alla disciplina. Pertanto un loro rispetto consente di muoversi nel modo più efficiente e sicuro possibile. Una tecnica errata potrebbe portare al sovraccaricamento di alcune parti del corpo con maggiore possibilità di incidenti. In questo caso la differenza la fa l’insegnamento. Assicurarsi di essere seguiti da persone competenti e preparate è importantissimo!
4) Ascoltarsi: nessuno è un supereroe invincibile, il corpo ha bisogno di riposo e tempi di recupero quando è soggetto a sforzo. Essere consapevoli delle proprie capacità e delle proprie necessità è ascoltare il proprio corpo. A volte fermarsi e non eccedere non significa essere deboli o da meno ma semplicemente lungimiranti!
5) Idratazione e alimentazione: acqua e cibo sono le fonti del sostentamento per l’essere umano. Ogni volta che facciamo movimento fisico il nostro dispendio calorico aumenta e la sudorazione porta a una perdita di liquidi e sali minerali. Assicurarsi delle buone scorte prima, durante e dopo la lezione di danza è utile a mantenere sempre il focus e alte le energie. In questo articolo abbiamo parlato di quanto un’adeguata alimentazione possa incidere sulla prestazione .
6) Equipaggiamento corretto: oltre a essere più a nostro agio, un adeguato equipaggiamento (abbigliamento e scarpe) permette si svolgere gli esercizi in sicurezza. Tessuti morbidi, comodi e aderenti al corpo possono simulare una seconda pelle consentendoci di muoverci più liberamente. Quando è più freddo, dei tessuti caldi possono inoltre tenere i muscoli e le articolazioni più calde, riducendo quindi la possibile insorgenza di infortuni causati da movimenti eseguiti a freddo. Ovviamente fondamentali nella danza sono le scarpe. Assicurarsi una scarpa buona e adeguata al proprio piede permette di danzare con maggiore comodità e sicurezza.
7) Integrazione di altre attività (pilates, yoga, rafforzamento muscolare, GYROKINESIS® GYROTONIC®ecc.): uno dei modi più efficaci per evitare infortuni è rafforzare la muscolatura, migliorare l’elasticità e la mobilità.
In questo caso possono essere utili una serie di attività complementari. Un esempio è il pilates, di cui abbiamo parlato qui.

Antonella Manili

FONTI
www.giornaledelladanza.com

Traumi più comuni nella danza

 

 

La respirazione è un’attività inconscia che compiamo quotidianamente per vivere: attraverso la respirazione – e lo scambio tra anidride carbonica e ossigeno – avviene l’ossigenazione del sangue, il quale trasporta l’ossigeno in tutte le cellule del corpo.

Durante l’attività fisica il corpo ha ancora più bisogno di ossigeno. In questo caso saper respirare nel modo giusto può aiutare a essere più resistenti, ma non è tutto.

In generale, è possibile identificare due tipologie di respirazione: quella toracica e quella diaframmatica.

• La respirazione toracica è caratterizzata dall’inalazione di aria che viene inglobata nella parte superiore del torace (nell’inspirazione si alzano le clavicole e le prime coste).

• La respirazione diaframmatica è caratterizzata dall’inalazione di aria che viene spinta nella parte inferiore del torace, con una estensione laterale del busto.

Tra le due, la respirazione diaframmatica è quella considerata più “naturale” per specie umana, anche se, per vizi determinati da abitudini errate o posture scorrette, molte persone sono solite respirare più “di torace”.
Per tale ragione, è importante imparare ad utilizzare il diaframma.

La respirazione diaframmatica

È dimostrato che la respirazione diaframmatica sia di grande aiuto in quanto consente un rilassamento fisico e mentale, agendo in concreto sull’umore, sulle tensioni, sul funzionamento dell’apparo digerente e sulla postura. Anche per questa ragione, in situazioni di ansia e di stress come quelle legate ad una esibizione artistica, saper respirare bene può essere di grandissimo aiuto. In quanto tale, infatti, la respirazione diaframmatica garantisce una migliore ossigenazione del sangue e una riduzione dei battiti cardiaci.

Nella danza la respirazione può risultare una grande amica anche per dare più dinamismo ed espressività ai movimenti.
Cosa fare per respirare bene e sfruttare la respirazione a proprio vantaggio?

Avere consapevolezza del respiro

È vero che la respirazione è un’azione automatica e per lo più inconscia ma essere capaci di controllare il proprio respiro è importante e ha impatti positivi sulla performance, consentendo di migliorare l’esecuzione dei movimenti con un maggiore controllo. Il primo strumento utile per essere consapevoli della propria respirazione è ascoltarsi ed entrare in connessione con il proprio corpo, ricercando un ritmo stabile se si è a riposo o cercando di coordinare la respirazione al movimento in caso si stia danzando.

Un esercizio utile per imparare ad ascoltarsi prevede di sdraiarsi supini con le gambe piegate, con una mano appoggiata sulla pancia e una sullo stomaco. Iniziando a respirare (in modo più naturale possibile) ispirate con il naso gonfiando solo la pancia (cercando di tenere il più fermo possibile il torace) ed espirate con la bocca sgonfiando la pancia. Il modo in cui le mani si muovono dà consapevolezza sulla propria respirazione (se più toracica o più diaframmatica). Esercitarsi con costanza consente di apprendere e far proprio il movimento per poi applicalo anche mentre si cammina o si danza.

Non trattenere il respiro

Uno degli sbagli più grandi quando si è in movimento (eccetto in casi di sforzi maggiori che richiedono una grande compattezza del Core) è trattenere il respiro. Quando si è sotto tensione spesso si finisce per non respirare. Questo porta solo ad una maggiore rigidità del corpo e peggiori capacità di recupero. L’esperta di tecniche di respirazione Lynn Martin consiglia ai danzatori di concentrarsi nel mantenere allo stesso volume l’inspirazione e l’espirazione. Nel caso di una danza molto aerobica – che comporta una respirazione maggiore – Martin consiglia di regolarizzare la fase di inalazione, per poi concentrarsi sullo spingere fuori più aria possibile in fase di espirazione, in quanto un’espirazione completa permette di avere più spazio nei polmoni per nuova aria (e nuovo ossigeno).

Coordina la respirazione con il movimento

Coordinare l’inspirazione e l’espirazione con alcuni gesti o movimenti può aiutare a personificare alcune qualità artistiche. Ad esempio, inspirare mentre si alzano le braccia suggerisce maggiore leggerezza, mentre l’espirazione guida le braccia verso il basso, come se il movimento partisse dalla parte centrale del torace. I movimenti di chiusura del busto si conciliano meglio con il momento di espirazione, quelli invece di estensione con l’ispirazione.

                                                                                                                                                      Antonella Manili

Fonti:

https://www.dancemagazine.com/use-breathe-enhance-movement-2653701526.html?rebelltitem=4#rebelltitem4

https://giornaledelladanza.com/danza-e-respirazione-tutti-i-benefici-per-imparare-a-farlo-in-modo-giusto/

https://www.my-personaltrainer.it/respirazione-diaframmatica.html

https://fisiomedfrascati.it/il-diaframma-e-la-respirazione-diaframmatica/#:~:text=Quali%20sono%20le%20tipologie%20di,nella%20parte%20inferiore%20e%20lateralmente

 

 

Uno dei più grandi sogni quando si inizia a praticare la danza è indossare e ballare con le scarpette da punta. Prima di arrivare ad indossarle, però, deve trascorrere inevitabilmente del tempo.

Il tempo risulta necessario per diversi motivi: per apprendere la tecnica (che sarà fondamentale anche per il corretto uso delle punte), ma anche per rafforzare la muscolatura e rendere il corpo pronto all’utilizzo di un nuovo e complicato strumento.

Per tale ragione, un buon insegnate di danza deve aver cura di preparare l’allieva ballerina e decidere (in base ai risultati raggiunti) quando sia il giusto momento per iniziare ad indossare le scarpette da punta.

È opportuno precisare che esistono dei prerequisiti che generalmente vengono presi in considerazione prima di utilizzare le punte. L’allieva deve avere almeno 10-11 anni e deve aver già praticato danza da qualche anno.
La maturità consente infatti di poter disporre della giusta preparazione.

Delle lezioni preparatorie saranno, pertanto, fondamentali per rinforzare la muscolatura di piedi, gambe e anche (i muscoli necessari per andare in punta), per perfezionare la tecnica e l’allineamento corretto del corpo, che consentirà alla ballerina di poter mantenere l’equilibrio.

Spesso vengono scelti esercizi che prevedono l’utilizzo delle bande elastiche per creare maggiore resistenza e rinforzare l’estensione delle punte dei piedi o gli arti. Altri esercizi sono invece mirati a rafforzare i muscoli, come ad esempio relevés e echappés.

É necessario, però, non dimenticare la flessibilità e la mobilità di arti e anche, che permettono un migliore allineamento del corpo, una maggiore rotazione delle gambe e dei piedi.

Ovviamente lavorare sull’equilibrio é di cruciale importanza. Ottenere dei buoni risultati in mezza punta può essere di grande aiuto per quando si utilizzeranno le scarpe.

Infine, un aspetto spesso trascurato è l‘allenamento del core e degli addominali. Avere un core compatto e stabile consente di essere più “leggeri” sulle punte, agevola il movimento di salita e il mantenimento in equilibrio. Nella danza è fondamentale essere sciolti e muoversi sinuosamente ma è altrettanto necessario mantenere il totale controllo e l’ attivazione di ogni parte del corpo.

Prima dell’utilizzo delle punte e durante il periodo di apprendimento utilizzandole, le lezioni di danza prevedono un’impostazione della sbarra finalizzata all’obiettivo, esercizi da fare in centro e in sede (come quelli sopra citati). Ad essi si aggiunge la preparazione del piede e delle punte da fare a casa. Gli esercizi per i piedi vengono generalmente insegnanti durante le lezioni e assegnati come “compiti per casa” alle allieve. La preparazione delle punte prevede l’aggiunta di elastici e nastri e delle manovre flessorie per rendere le punte più morbide.

É una strada lunga e impegnativa quella che prepara le ballerine alle punte, ma é necessaria.

Uno sbagliato utilizzo delle scarpe da punta può portare a infortuni alle articolazioni di caviglia e ginocchio, dolori alla schiena, o causare problemi alla postura.

Ma non demordete, seppur é richiesta grande pazienza e costanza, sicuramente ne varrà la pena.

 

Antonella Manili

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-Educazione alla danza (bambini dai 3 ai 5 anni)
-Propedeutica (dai 5 anni in su)
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e di BENESSERE (27-28 settembre):

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