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Nell’insegnamento della danza è fondamentale riuscire a far comprendere all’allievo il modo in cui deve essere eseguito un movimento.  

L’insegnate ricorre quindi a degli esempi pratici che però in alcuni casi non sono sufficienti. A questo punto accorre in aiuto il linguaggio: una spiegazione tecnico-scientifica o fantasiosa (in base all’età) può essere di aiuto per la creazione di una visone mentale del movimento, e di una sua percezione fisico-spaziale.  

Questa pratica però mette l’insegnate nella condizione di affrontare il problema di descrivere per mezzo di parole un movimento.  

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Quando si parla di Danza si pensa ad una vera e propria forma d’artecarica di emozioni, e raramente alla fatica e all’impegno che si celano dietro ogni passo.

La formazione di un danzatore nasce nella sala di danza ma, soprattutto in livelli più avanzati, la preparazione deve essere supportata da una serie di discipline che aiutano il ballerinosia da un punto di vista fisico, sia da un punto di vista mentale.
Non si tratta di danza, ma di tecniche di supporto che sicuramente le valgono un grande aiuto. Alcune tra queste sono: PILATES, GYROKINESIS® e GYROTONIC®.  

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Sappiamo tutti quanto sia importante mangiare correttamente e ancor di più vi è uno stretto legame tra una corretta nutrizione e prestazione atletica, qualunque sia lo sport preso in considerazione, danza compresa. Diventa particolarmente interessante se si parla di sport nell’infanzia e nell’adolescenza, periodi nei quali alle esigenze per l’attività fisica si vanno a sommare quelle per l’accrescimento e le altre attività tipiche dell’età. In questa fase della vita l’alimentazione è un fattore cruciale non solo per garantire buoni risultati sul campo, ma anche e soprattutto per una buona crescita e un buon rendimento nelle attività scolastiche. Si tratta di un periodo delicato nel quale l’organismo è in formazione. Una alimentazione errata, per eccesso o difetto, per qualità e quantità, non soltanto può pregiudicare la prestazione atletica ma, cosa molto più importante, può portare a problemi nell’accrescimento che a loro volta potranno essere causa di problemi ancor più severi nell’età adulta; dal sovrappeso, all’obesità, al corteo di patologie che queste si portano dietro fino al sottopeso, alla dismenorrea o ai disturbi del comportamento alimentare tipici di atleti che praticano sport con rigidi requisiti estetici o categorie di peso.

Il sovrappeso e la successiva obesità infantile sono condizioni che non vanno sottovalutate, anzi. In continuo aumento, i bambini in forte sovrappeso sono a rischio di numerose patologie sia nel breve termine sia nel lungo periodo ovvero in età adulta. Un recente studio tutto italiano ha evidenziato come già in età infantile, i chili di troppo possano predisporre a malattie gravi quali diabete e patologie cardiovascolari.
Vi sono alcuni fattori di rischio da tenere in considerazione:  

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La danza, un’attività primordiale dell’essere umano, caratterizza ancora oggi la vita dell’uomo, declinandosi in forme e generi diversi. Alla base dei differenti stili ed espressioni , che la caratterizzano nelle varie parti del mondo,  c’è però un punto in comune da evidenziare: la danza migliora la salute dell’uomo.

A beneficiare dei numerosi effetti positivi che la danza apporta a livello fisico, mentale, psicologico ed emotivo sono non solo i giovani, ma anche gli adulti. Non c’è infatti alcun limite d’età per dedicarsi ad un’ attività così rigenerante per il corpo e lo spirito.

Sul piano fisico la danza aiuta il funzionamento del cuore, prevenendo l’insorgere di patologie cardiache. Uno studio 

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Un danzatore è consapevole delle sofisticate capacità fisiche che richiede la disciplina della danza e sa che, per ottenere determinati risultati, sono fondamentali allenamento, concentrazione, studio, dedizione e conoscenza.

Sia che si è professionisti, sia che si studia per piacere senza voler intraprendere la carriera, è importante dedicare del tempo al proprio corpo con un opportuno riscaldamento, detto anche Warm Up, da fare prim’ancora di iniziare qualsiasi classe di danza, ed è altrettanto importante terminare la lezione con una fase di raffreddamento, detta Cool Down.

La fase del riscaldamento deve essere vista come momento per concentrarsi sul proprio corpo, così da attivare un sistema poco utilizzato a livello consapevole, che favorisce la percezione delle proprie parti nello spazio e nel tempo: il sistema propriocettivo. Questo parte dalla percezione sensoriale di tensione e posizione dei tendini e muscoli per arrivare al meccanismo sofisticato dell’equilibrio, fino alle elaborazioni di tutti questi stimoli a livello centrale, per produrre un movimento armonico e calibrato misurato alle necessità.

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